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Az. Forchir – Codroipo

Località Casali Bianchini, 2
33030 Camino al Tagliamento (UD) Italia

Telefono +39 0432 821525


Descrizione del prodotto/servizio​

Azienda fondata dalla famiglia nobile di origine austriaca Forchir, trasferitasi nel cuore del Friuli alla fine del 1800. Dapprima completamente agricola, si specializza nei decenni nella viticoltura e nella trasformazione vinicola, tanto da essere una delle primissime aziende a vendere vino imbottigliato della regione.
L’esperienza e le capacità vengono tramandate di padre in figlio per generazioni, fino all’inizio degli anni 80, quando l’azienda viene ceduta al giovane enologo Gianfranco Bianchini che già da alcuni anni vi prestava lavoro e consulenza. È in quel momento che ha inizio la storia moderna dell’azienda.
Di proprietà oggi di Gianfranco Bianchini, quarta generazione di viticoltori, e della figlia maggiore Giulia. Può contare su una superficie vitata di circa 245 ettari posti al centro della denominazione Friuli D.O.C., divisi in tre differenti zone: Camino al Tagliamento, Spilimbergo e Precenicco.
Nel mezzo dei vigneti di Camino al Tagliamento si trova la modernissima cantina di vinificazione Forchir, costruita nel 2014, e figlia dei nostri tempi: siamo consapevoli di quanto sia oggi fondamentale rispettare l’ambiente naturale in cui viviamo e da cui otteniamo le preziose uve che utilizziamo per i nostri vini. Non è più sostenibile uno stile di gestione della cantina vecchio e inquinante. Il nostro impegno si trasforma in una cantina completamente carbon-free, che autoproduce energia rinnovabile dal sole con un impianto fotovoltaico di circa 180kw, in quantità sufficiente da renderla indipendente, ed ha emissioni inquinanti zero. È dotata di presse soffici, controllo automatico delle temperature, vinificazione in assenza di anidride solforosa, impianto di imbottigliamento in ambiente sterile con produzione di 3.000 bottiglie/ora, termocondizionato per un’ottimale conservazione del prodotto.

Descrizione delle politiche di sostenibilità​

Grande attenzione si è creata negli ultimi vent’anni al trattamento del vigneto; aderendo alla certificazione volontaria S.q.n.p.i. , attestiamo di condurre buone pratiche di vigneto, atte soprattutto alla drastica riduzione dei prodotti fitosanitari, fino alla loro completa eliminazione come nel caso dei diserbanti (sostituiti da semplici pratiche meccaniche come la lavorazione del terreno infraceppo che taglia le radici delle infestanti).
Per limitare l’apporto di fertilizzanti ed aumentare il substrato, pratichiamo la trinciatura dei sarmenti in campo, ma soprattutto il sovescio: questa pratica, che consiste nella semina interfilare di miscele di essenze erbacee ( e successivamente nell’interramento del cotico erboso trinciato), restituisce al terreno materia organica, ne migliora le caratteristiche fisiche e strutturali (aumentando ritenzione idrica e resistenza all’erosione), fissa l’azoto atmosferico al suolo, esercita un’azione di biocontrollo su funghi patogeni e nematodi, e incrementa la biodiversita.
Quasi tutti i nostri 250 ettari vitati sono sotto copertura di “ala gocciolante”, ovvero un tubicino microforato posto pochi cm sotto il manto erboso che consente un’irrigazione rispettosa, senza sprechi di acqua.
Abbiamo da poco attivato la re-immissione nel ciclo di subirrigazione del vigneto con le acque di lavaggio depurate e filtrate. Riutilizziamo la stessa acqua utilizzata in precedenza per le lavorazioni.
Abbiamo inoltre installato Phytobac, il sistema naturale per la biodegradazione dei residui di agrofarmaci presenti nelle acque reflue derivanti dai lavaggi della strumentazione agricola.
Per i nostri vini utilizziamo solo bottiglie leggere, per ridurre la dispersione di CO2 durante la lavorazione del vetro, ed utilizziamo solo sughero a ridotta impronta ambientale certificata.
Ma la novità assoluta è che finalmente abbiamo imbottigliato e introdotto sul mercato i nostri nuovi vini Ethos e Kalos, prodotti da Vitigni Resistenti alle malattie derivanti da incroci tra i vitigni europei e quelli americani, che hanno migliore resistenza sia agli stress idrici che alle malattie fungine (come peronospora e oidio) e che quindi non necessitano alcun trattamento nei vigneti… OLTRE IL BIOLOGICO!

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